Ieri 11 maggio
IV tappa: i nostri riescono finalmente a lasciare la Bulgaria e si avventurano nel tratto serbo del raid.
“Oggi crioterapia…partenza con temperatura di circa 6 gradi, percepita anche meno. Si decide di fare una bella colazione in pasticceria, che pero’ scopriamo non esistere ed alla fine ripieghiamo su una caffè di fortuna e merendina confezionata.
La traccia ci regala uno sterrato “cattivo” dal fondo impegnativo, così come le pendenze; a dare un po’ di brio ci accompagna l’abbaiare dei numerosi cani trattenuti a stento da rudimentali recinti fatti con qualche branda del letto della nonna.
Alla fine riusciamo ad attraversare il confine e veniamo accolti da un piacevole paesino serbo dal sapore decisamente retrò; rimaniamo stupiti nel vedere che il passaggio a livello è azionato a mano da un anziano capostazione in divisa d’epoca sovietica.
Il fondo stradale è perfetto e le ruote girano veloci sopra i 3 km/h. Poco dopo la strada inizia ad inerpicarsi in mezzo alle montagne, ma continua ad avere un buon fondo ed i chilometri scorrono piacevolmente. Siamo solo noi, la giornata è limpida e ci godiamo pienamente questo momento. Bello !!
Incrociamo paesini che ci mostrano come la povertà è qui ancora molto presente ma anche che c’è una certa cura ed amore per il territorio; sotto questo punto di vista la Bulgaria c’è apparsa molto più “opaca”.
Decidiamo di chiudere la giornata nell’ultimo paese che può darci rifugio per la notte ed una meritata cena per reintegrare le calorie consumate.”




