Otto nazioni, sei capitali e un sogno a pedali lungo il Danubio
Dall’Asia all’Europa, dalla porta d’Oriente alla raffinatezza imperiale di Vienna: è il viaggio del cuore e delle gambe quello intrapreso in sella alle loro biciclette da i tre ciclisti della società ciclistica Prasecco Biesse, Massimo Mantovani, Mirco Vivian e Francesco Scaramuzza. Un’impresa amatoriale ma dal respiro epico: oltre 1.500 chilometrici con forte vento contrario, 7.000 metri di dislivello positivo, 8 nazioni attraversate e 6 capitali sfiorate o visitate, con una media di circa 140 km al giorno e quasi due settimane intense, dal 7 al 19 maggio.

La partenza dal Bosforo
L’avventura comincia il 7 maggio con l’arrivo a Istanbul, e il giorno successivo, giovedì 8, la partenza simbolica dal lato asiatico della metropoli turca. Dopo una pedalata panoramica lungo la costa, il gruppo attraversa il Bosforo in traghetto e si dirige verso la storica Edirne, ex capitale ottomana, raggiunta in parte in bici e in parte in autobus.


Tre nazioni in un giorno
Il 9 maggio è già storia: in una sola giornata vengono attraversate Turchia, Grecia e Bulgaria, con destinazione Plovdiv. I 195 km di questa tappa portano i ciclisti nel cuore dell’antica Tracia, culminando nella città vecchia di Plovdiv, patrimonio UNESCO.



Montagne bulgare e strade incerte
Il 10 maggio si sale di quota: 186 km da Plovdiv a Sofia con oltre 1.500 metri di dislivello. L’altopiano bulgaro offre tratti impegnativi, ma anche suggestivi paesaggi lacustri. L’arrivo è a Sofia in Bulgaria.




Serbia verde e tranquilla
Dall’11 al 13 maggio il gruppo attraversa il sud della Serbia lungo un itinerario di 300 km immerso nella natura: Pirot, Knjazevac, Zajecar, fino a Donji Milanovac sulle rive del Danubio.



Danubio e confini fluviali
Il 14 maggio è il giorno della lunga pedalata da Donji Milanovac a Vrsac. Circa 150 km costeggiando il Danubio, con l’attraversamento simbolico del “traghetto di Caronte” per superare un’ansa del fiume e continuare verso nord.



Tra Romania e Serbia
Il 15 maggio si passa per la romena Timisoara — soprannominata “la Svizzera dei Balcani” — prima di rientrare in Serbia a Kikinda. Tappa più dolce, pianeggiante, di 160 km e meno di 200 metri di dislivello.




Verso l’Europa centrale
Dal 16 al 19 maggio si percorre l’ultima macro-tappa: 550 km distribuiti in quattro giorni, attraverso Ungheria, Slovacchia e infine Austria. Il gruppo raggiunge Budapest con una pedalata lunga e intensa, si concede un momento di respiro nella capitale ungherese e riparte seguendo il corso del Danubio fino a Vienna, dove il viaggio si conclude tra emozione e stanchezza.




Un’impresa amatoriale che sa di professionismo
I protagonisti della Prasecco Biesse: Mirco Vivian, Francesco Scaramuzza e Massimo Mantovani — con il supporto a distanza di Ivano Cazzin amico e compagno d’avventure che purtroppo all’ultimo non è potuto partire— non sono atleti professionisti, ma appassionati instancabili di ciclismo, amici uniti dalla voglia di sfidare sé stessi e scoprire il mondo da una sella.la loro risposta all’immobilismo, una dimostrazione concreta di resistenza, organizzazione e passione per l’Europa e il viaggio lento.
Dati tecnici del viaggio
- Durata: 11 giorni effettivi di pedalata
- Distanza totale: 1.500 km
- Dislivello totale: 7.000 m
- Paesi attraversati: Turchia, Grecia, Bulgaria, Serbia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria
- Capitali visitate: Istanbul, Sofia, Bucarest (sfiorata), Budapest, Bratislava, Vienna
- Tipologie di strada: ciclabili, provinciali, statali, con tratti sterrati e pavé
Per ulteriori dettagli e immagini del viaggio, visita il sito ufficiale del Gruppo Sportivo Prasecco Biesse sezione gravel dove troverai il reseconto di tutte le tappe: praseccobiesse.it.



