Ad ogni partenza mi chiedono sempre:”….ma dove vai…è caldo, è freddo, vai da solo, è pericoloso…”. Se ci riflettiamo troppo, un motivo per restare a casa lo si trova sempre. A volte mi sento fortunato ad essere impulsivo, butto giù un’ idea e prima che voli via…ci provo.
Un giorno, per caso, leggo che uno dei miei cantautori preferiti, il professore Francesco Guccini, abita nel vecchio mulino di famiglia vicino a Suviana, negli appennini tra Emilia e Toscana. Suviana !! Mi si apre un ricordo di un viaggio in bici di qualche anno fa, dove ho faticato a trovare da dormire, da mangiare e con un brutto problema al soprasella…ma questa è un’ altra storia, una storia ormai passata, ora di vivere una nuova avventura: voglio andare a salutare il professore, magari mi porto via la tendina e quattro uova sode, che mi hanno sempre risolto i problemi di fame :).
Butto giù una traccia, partenza da casa, andata e ritorno sono poco più di 500km, obiettivo 2 giorni: è fattibile, fatta !
Decido di partire da casa, allungare un po’ il giro e di rientrare da Verona in treno. Sono le 5.38 di mattina, parto ancora con il buio, mi piace pedalare di notte; in breve albeggia e poi giorno pieno.
Percorro itinerari ciclabili noti, Padova, Rovigo, Ferrara e quindi Bologna, via Paolo Fabbri 44, Piazza Maggiore…sole, caldo, aria (non si capisce perché in bici sia percepita sempre contro). Sì in questo momento mi chiedo: “…ma dove c…(avolo) vai ?”, per non mi fermo, non mi fermo mai, mi godo la sensazione di fatica, sudore, il paesaggio, l’odore della natura.
La strada inizia a salire, guardo il Garmin che ha più coscienza di me e sa quanti chilometri, quando dislivello…io guardo solo l’ora ho voglia di arrivare ad un’ora decente per godermi il resto della giornata.
Obiettivo raggiunto, verso le 18.00 arrivo a Suviana, al primo (ed unico) alimentari entro, carico in borsa un paio di latte di birra e mi dirigo verso il campeggio che da’ direttamente sul lago.
Questo è il momento che ho aspettato per tutto il giorno, questo è il momento…nessuna altro ha un momento come il mio, unico, bello. Giornata dura ma bella !!
Pianto la tenda, mi scolo le birre, mi faccio una bella doccia e poi a nanna.
Sveglia all’alba, alle 7.00 ho già smontato tutto, ho finito le mie uova, cappuccino e brioche e via. Alle 7.30 arrivo davanti alla casa del professore; c’è la luce accesa, l’auto è parcheggiata fuori, mi soffermo un pò, mi godo anche questo momento. Faccio un cenno di saluto e riprendo il mio percorso, mi sento soddisfatto e molti fortunato, per tutti questi momenti che la vita mi regala, semplici proprio come piacciono a me :).
Appennini, su, giù, sterrato, chiuso, cambio strada…alla fine mi dilungo troppo in mezzo ai monti e appena scendo a valle (complice anche il caldo e l’assenza di fontane lungo il percorso) decido di riprogrammare il ritorno, puntando a Modena, Mantova, Verona e poi treno.
Alla fine porto a casa meno dei 500 Km previsti, comunque tutti belli carichi di emozioni.
Mirco



