Tutte le prese 29.9.2018

TUTTE LE PRESE DEL MONTELLO DAY * DIARIO DI BORDO DEL 29.09.2018

 

Nemmeno albeggia che siamo già pronti al via da Santa Maria della Vittoria: c’è l’appuntamento annuale con l’intrecciato dedalo di salite tutte da percorrere sulla nostra amata soppressa: a due ragazzini in attesa di scuola bus, intimiamo di immortalare la partenza esattamente sulla linea del G.p.m. in prossimità del parcheggio !

Dopo l’edizione sperimentale del 2011, siamo giunti all’ottava edizione a cui partecipano anche Antongiulio, Dario, Jarno e Michele, oltre naturalmente ai rodati Tiziano, pluribrevettato d’oro in tutte le edizioni, Riccardo, Luigi ed io in qualità di quartetto Cetra di ferrovieri a far da chioccia ai quattro primipari.

Il primo giro, è animato dagli aneddoti riguardanti Francesco Moser raccontatici da Luigi che con lui condivise pochi giorni fa un piccolo tour ciclo - enogastronomico sul territorio veneziano in occasione di una sua visita anche per altri motivi; non meno colorito è il breve ma focoso alterco che si concretizza sulle rampe della presa XIX sud tra Dario ed un automobilista al volante di furgoncino, quest’ultimo irritato perché a suo parere impossibilitato nella manovra di sorpasso, nonostante il nostro marciare in fila indiana sul bordo destro della stretta e tortuosa sede stradale.

Per vari motivi Jarno decide di terminare la sua prova certificando la conquista di metà prese con il rientro a Santa Maria della Vittoria mentre noi proseguiamo di buona lena: sul falsopiano finale della presa XVIII nord Antongiulio fora la ruota posteriore, a cui abilmente rimedia in pochi minuti con bomboletta tecnica schiumaiola tappa buchi.

Tra i fitti boschi ed i rasi prati circostanti, le nostre talvolta animate elucubrazioni manifestate ad inizio giornata nel frattempo hanno lasciato spazio al pressoché totale silenzio; per un bel tratto di percorso e larga parte della giornata, Andrea B. e Paolo C. ci accompagnano in questo piacevole ed impegnativo viaggio, non senza qualche loro saltuaria forzatura di ritmo.

Sulla parte terminale della piuttosto dissestata e sconnessa discesa della presa XII nord, nel mentre di una brevissima sosta per sistemare la pompa sfilatasi dal suo aggancio mi accorgo che il copertone posteriore è parecchio usurato con tele in vista in più punti; d’ora in poi servirà necessariamente circospetta prudenza, soprattutto lungo le discese.

Ci ricompattiamo quindi all’immediatamente successiva immissione sulla strada panoramica perché qui è il turno di Dario, che fora la ruota anteriore ma che l’autogestito collettivo e solerte cambio gomme manuale ci consente di ripartire in pochi minuti.

Sono un po’ perplesso per il malandato copertone e contemporaneamente vivo una fase di leggera flessione fisica mantenendomi sempre in coda al gruppetto degli odierni randagi, talvolta anche sfilandomi di qualche metro; vedendo le facce torve, capisco che non solo per me è benvenuta la sosta idrico - cibaria alla fontana di S. Croce del Montello, ai piedi della presa III nord e di fronte allo sguardo perplesso di due fanciulle cicliste in siesta.

Tra le salite rimaste, ci sono le impegnative prese V, XVI e XVIII del versante sud: sulle prime due di queste, ne promuovo lo scoppiettante - arrembante assalto per la generale scazzottata del finale di tappa in cui, modulando la velocità con le forze del momento, impongo l’andatura sulla V e la prima metà della successiva XVI poi, da qui in avanti, forzando ulteriormente il ritmo si avvantaggiano Luigi e Michele che arriveranno assieme sulla linea del traguardo, quindi avanziamo io, Antongiulio, Tiziano e più staccato Riccardo, con Dario in crisi ma sempre tenace e generoso.

Buona condizione fisica, saggia condotta di corsa, cielo terso e temperatura discretamente frizzante per il periodo si sono rivelate tutte valide alleate di Luigi, per certi versi sorprendentemente ma meritatamente vincitore simbolico di giornata su Michele B. in 10 ore e 13 minuti, quindi alla spicciolata concludono la prova Antongiulio a due minuti, Tiziano a tre minuti, io a quattro minuti con Riccardo a circa 30 secondi da me quindi Dario, naufragato nelle ultime tre salite ma ugualmente degno meritevole finisher dei 231 km. con 4.900 m. di dislivello.

L’emozionante bel finale ha coronato un’altra bella giornata di sport, suggellata dalle meritate consuete fotografie proposteci da Cinzia e Valentino reduci da metà prese ed intenti ad aspettarci come l’anno scorso sulla linea del traguardo.

Complementi a tutti i 10 brevettati, 7 d’oro e 3 di bronzo: alla prossima affettatura di soppressa … !

 Andrea T., Antongiulio d. L., Dario M., Luigi F., Jarno M., Michele B., Riccardo G., Tiziano B.

 

 

Settembre 2018